Molestie olfattive. Un applicativo di Arpa per le segnalazioni

Il fenomeno delle molestie olfattive è uno dei “tormenti” che i cittadini subiscono senza sapere come difendersi. In molte città le emissioni odorigene costituiscono un vero e proprio disagio difficile da gestire e da ridurre. La sezione Arpa del Friuli Venezia Giulia ha organizzato un seminario per presentare una serie di azioni pratiche rivolte a questo scopo. Ma soprattutto è stato presentato il nuovo applicativo web sviluppato da Arpa FVG per la segnalazione delle molestie olfattive.

L’incontro, dal titolo “Cosa sono le molestie olfattive e come possiamo gestirle” (23 marzo 2021), moderato dal direttore Arpa FVG, Stellio Vatta. Molte regioni, tra cui proprio il Friuli Venezia Giulia stanno provvedendo a dotarsi di una legge ad hoc. Tale decisione è motivata anche dall’assenza di una normativa nazionale che regolamenti le emissioni e gli impatti degli odori, rendendo difficile intervenire a livello locale con idonei strumenti amministrativi, sia per risolvere le situazioni conclamate, sia per favorire l’installazione di impianti di nuova generazione in grado di contenere le emissioni di odori.

L’applicativo web conclude un lungo percorso di studio sugli odori molesti avviato dall’Agenzia per l’ambiente a partire dal 2014, che ha consentito di definire gli indicatori utili a quantificare l’impatto odorigeno.
Ora, con il nuovo applicativo, tutti i cittadini potranno segnalare ad Arpa gli episodi di disturbo olfattivo compilando un modulo online presente nella sezione “URP” del proprio sito web.

La procedura sviluppata da Arpa consente in primis di creare una base dati di episodi di molestia olfattiva mediante il coinvolgimento delle comunità e dei singoli cittadini, e successivamente di utilizzare i dati acquisiti per gestire le situazioni conclamate o ai fini della pianificazione territoriale (autorizzazioni ambientali). Le segnalazioni sporadiche – è stato segnalato durante il seminario – non generano automaticamente un intervento di Arpa sul territorio; il primo controllo sulla presenza di molestie olfattive è, infatti, affidato alla polizia locale o alle forze dell’ordine.

Nel corso del seminario online è stato spiegato anche “cosa sono” gli odori. Nello specifico, il prof. Barbieri dell’Università di Trieste ha efficacemente presentato il funzionamento dei recettori per gli odori, ricordando come, fortunatamente, nell’uomo la capacità di riconoscimento degli odori è tale da renderci sensibili alla molestia molto prima che le concentrazioni di sostanze siano tali da arrecare danno alla salute.

Infine, nel seminario è stato dedicato ampio spazio alla questione della “quantificazione” degli odori che viene fatta da gruppi di persone addestrate allo scopo. Gli “annusatori” sono scelti tra persone di media capacità di riconoscimento degli odori, in grado di associare le diverse sorgenti di “puzza” ad una determinata quantità di “unità odorimetriche”.
(Fonte Arpa)

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