Infortuni: arriva il reato di omicidio sul lavoro

Presentato in Senato nei giorni scorsi un disegno di legge che ha l’obiettivo di introdurre nel codice penale due nuovi reati: quello di omicidio sul lavoro e quello di lesioni personali sul lavoro gravi o gravissime. La proposta, che sarà depositata tra qualche giorno a firma dei senatori Giovanni Barozzino e Felice Casson, ha il fine di giungere ad una “punizione più severa nei confronti di chi sul lavoro cagiona la morte di vittime innocenti, per distrazione, disinteresse, o peggio per un’assoluta non curanza delle normative sul lavoro”.

I dati aggiornati relativi agli incidenti mortali sul lavoro evidenziano una situazione ancora oggi allarmante. Secondo l’osservatorio indipendente di Bologna sugli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, ammontano a 641 le morti sul lavoro nel 2016 che arrivano fino a 1.400 se si considerano quelle avvenute sulle strade e in itinere.

A pagare il prezzo più alto è il settore agricolo, con il 31% di tutte le morti per infortuni sui luoghi di lavoro (di cui ben il 65% provocate dal trattore) e in subordine l’edilizia con il 19,6%. L’autotrasporto, con il 9,3% dei morti, è la terza categoria con più vittime, seguita a ruota dall’industria (8,2%).

Il ddl, che prende spunto dallo schema della recente normativa sul reato di omicidio stradale (l. n. 41/2016), per tracciare sulla falsariga della stessa un percorso analogo in tema di infortuni sul lavoro e malattie professionali introduce nel codice penale i seguenti articoli, reati e definizioni:

Art.589-quater (Omicidio sul lavoro);

Art. 589-quinquies (Omicidio sul lavoro e sfruttamento sul lavoro);

Art. 590-quinquies (Lesioni personali sul lavoro gravi o gravissime);

– Art. 590 – sexies (Lesioni personali sul lavoro gravi o gravissime e sfruttamento sul lavoro);

Art. 590 septies (Definizione di lavoratore e datore di lavoro).

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