I sindaci alle prese con la crisi. Battipaglia, parla Cecilia Francese

Il post pandemia, ammesso che la fase attuale si possa già definire così, rischia di portare con sé una crisi economica senza precedenti.
Cosa possono fare a riguardo le amministrazioni locali? Quali sono gli strumenti che hanno a disposizione e quali quelli che vorrebbero avere? Comincia da oggi un “tour virtuale” tra i comuni, a colloquio con i sindaci. Per motivi geografici la prima “tappa” sarà Battipaglia, uno dei comuni più grandi della provincia di Salerno guidato da un sindaco donna, Cecilia Francese.
“Il Comune di Battipaglia ha posto in essere tutte le misure possibili dal reddito di emergenza ai bonus previsti, oltre ad aver creato una grossa rete di solidarietà che ha fatto in modo che nessun cittadino si sentisse solo e che fosse supportato nei bisogni primari, il tutto è stato possibile grazie al Centro Operativo Comunale e alla Protezione Civile, ma tutto ciò non basta e non è bastato a sopperire una vera e propria crisi economica e sociale che ormai coinvolge le nostre realtà. Il Governo ha il dovere di sostenere gli Enti Locali, i provvedimenti che limitano i contagi sono restrittivi e i danni economici sono incalcolabili. Con forte senso di responsabilità anche grazie al sostegno dell’Anci e di Ali che riportano sui tavoli le nostre proposte, chiediamo al Governo aiuti immediati, riduzione di imposte e fondi di emergenza. in questa prospettiva fondamentale diventa la rapidità di accesso ai fondi europei del Recovery, ed il loro utilizzo. Insieme ad altri Sindaci del comprensorio abbiamo avanzato ad ALI ed all’ANCI una proposta di attenzione verso i territori. Sono i sindaci dei comuni raggruppati per aree omogenee a sapere quali sono gli interventi strategici su una area vasta, come nel nostro caso potrebbe essere la Piana del Sele da Capaccio a Pontecagnano, individuando i settori di sviluppo per i prossimi 20/30 anni , e quali , dunque , gli interventi infrastrutturali necessari per favorire questo sviluppo. Decidiamo , ad esempio, che uno dei settori di sviluppo della Piana sia il turismo? Bene! Quali sono gli interventi infrastrutturali per questo settore? La portualita’? La mobilita’ su gomma e su ferro? La pulizia ? Gli allacci e La depurazione ? La informatizzazione? Bene! Su questo progetto complessivo di sviluppo i comuni interessati devono lavorare per candidarsi a quei fondi che rappresentano una occasione straordinaria e da non perdere , x lo sviluppo soprattutto del mezzogiorno.
Secondo lei quale sarà il problema più grande da affrontare nei prossimi mesi?
“Il Presidente Draghi ha richiamato tutti i Comuni all’unità. Il suo discorso è stato programmatico anche in previsione di una ripresa di cui tutti siamo responsabili. Io spero ci sia la volontà da parte del Governo di una collaborazione più stretta e indispensabile con i Comuni e con i Sindaci naturale bersaglio di questa crisi sociale. Battipaglia ha necessità di una ripresa economica e commerciale. La battaglia più grande dei prossimi mesi è la campagna vaccinale su cui tutti dal Governo ai Comuni dobbiamo concentrarci seriamente. Fermare la diffusione e, quindi, il contagio, significa permettere una ripresa che seppur lenta inizierà ad esserci per tutti e anche il lavoro del sindaco sarà facilitato perché potrà permettere di essere vicino alle categorie nella maniera più diretta ed efficiente possibile. Il mio appello al senso di responsabilità è chiaro. Se tutti muoveremo la nostra azione con responsabilità e tutela sarà più semplice vedere finalmente la luce in fondo al tunnel. Arrestata la pandemia il problema più assillante che avremo come sindaci, come accennavo prima, sarà quello di condurre le nostre realtà fuori dalla spaventosa crisi economica che si prospetta. Una crisi che rischia di approfondire in modo incolmabile il divario fra Nord e Sud”.
In che direzione i comuni potranno guidare la ripresa?
L’unica cosa che può guidare la ripresa è il rilancio dell’offerta dell’economia. Aumentare la produzione per aumentare beni e servizi, solo così aumenta la produttività e l’occupazione. I Comuni devono semplificare il sistema tributario e snellire le procedure burocratiche e in questo è necessario l’intervento del Governo. Un abbassamento del costo di beni e servizi permette anche un ampliamento di consumi. Inoltre, si deve incentivare la lotta all’evasione fiscale e alla corruzione promuovendo l’equità sociale. Ovviamente un discorso di ripresa significa, specie per realtà come le nostre, che hanno così fortemente patito il problema, dare priorità alle questioni ambientali. Se occorre ripartire, allora si può determinare adesso la svolta “verde” della nostra economia”.

Su quali strumenti ritiene di poter fare affidamento per un rilancio occupazionale?
“E’ un dato innegabile che Battipaglia sta recuperando una situazione politica e amministrativa disastrosa sotto vari aspetti: sociale, economico e finanziario. Abbiamo investito per risolvere vecchi problemi come la viabilità, la carenza di parcheggi, la mancanza di servizi e di momenti di promozione del territorio. Una industria che nel silenzio istituzionale e di gran parte della politica ha visto la crisi prima, e la chiusura poi, di pezzi della storia economica di questo territorio. Una agricoltura che completamente dimenticata dalla politica locale del passato è riuscita a reggere la crisi grazie alla forza dell’imprenditoria locale e ad una produzione di eccellenza nel settore orticolo e caseario (quarta e quinta gamma, la mozzarella, la produzione floro-vivaistica), che rappresenta un assoluto punto di forza. Un turismo balneare che rimane una potenzialità enorme, ma eternamente inespressa per la mancanza di progettualità che ci deve portare sempre di più a ragionare in termini condivisi con gli altri Comuni viciniori per la caratterizzazione della nostra costa. Ora con la mia amministrazione abbiamo cercato di porre sul tavolo tutte queste tematiche e nel prossimo mandato se ne vedrà una realizzazione concreta e fattiva. Solo con il rilancio del territorio e delle attività potrà esserci un vero e proprio rilancio occupazionale”.

Cosa chiederebbe al governo Draghi per affrontare con più “armi” la crisi che si prospetta?
“Semplificazione e snellimento burocratico, recupero dei fondi e maggiore collaborazione istituzionale. L’unica arma per superare la crisi sono le risposte immediate da dare ai cittadini. Siamo ancora lontani dall’affrontare una vera e propria sfida snellire le procedure, rompere il muro della burocrazia e delle rendite di posizione, accelerare i procedimenti amministrativi.E infine, come ho provato a dire prima, evitare di fare cadere le scelte dall’altro : non funzionerebbero. La programmazione deve partire dai territori, ma appunto, deve essere una programmazione che ragiona in termini strategici. In altri termini no il progetto per sistemare il marciapiede , non ci serve, Si a progetti che riguardano lo sviluppo di un intero settore economici. No fondi a pioggia, ma finanziamenti a progetti mirati, prodotti dai comuni di aree omogenee che devono progettare insieme. E ovviamente massima trasparenza nelle procedure, per evitare infiltrazioni malavitose. Non ripetiamo gli errori del passato, penso ai fondi per il sisma del 1980, costringiamo gli stessi amministratori a volare alto , a guardare al futuro”.

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