Bando macchinari innovativi, cosa sapere

Il 13 aprile si aprono le domande per il nuovo bando macchinari innovativi. Ma cos’è, quali risorse finanzia, quali aziende possono partecipare, quanto si ottiene, che tempi ci sono, come preparare l’istanza? Questi gli interrogativi principali a cui rispondiamo in questo articolo.

Cos’è il bando macchinari innovativi

Il nuovo bando Macchinari innovativi sostiene la realizzazione, in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, di programmi di investimento volti a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa ossia a favorire la transizione del settore manifatturiero verso il paradigma dell’economia circolare.

Quali aziende possono partecipare

Così come chiarisce il Mise, il bando macchinari operativi per il sud Italia è aperto alle micro, piccole e medie imprese che al momento della presentazione dell’istanza:

  • siano regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
  • siano in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese, ovvero hanno presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
  • siano in regola con la normativa vigente in materia di edilizia ed urbanistica, del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente, nonché con gli obblighi contributivi;
  • non abbiano effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
  • non rientrino tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • non siano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.

Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ai seguenti settori:

  • siderurgia;
  • estrazione del carbone;
  • costruzione navale;
  • fabbricazione delle fibre sintetiche;
  • trasporti e relative infrastrutture;
  • produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture.

Sono inoltre ammesse le attività di servizi alle imprese.

Da sottolineare che, al momento della presentazione del progetto, le aziende non devono possedere obbligatoriamente il codice ateco relativo all’attività produttiva per il quale si chiede il finanziamento: sarà possibile attivarlo anche successivamente, qualora la domanda venisse approvata.

Quanto è possibile ottenere

L’investimento deve prevedere spese non inferiori a euro 400.000,00 e non superiori a euro 3.000.000,00. Nel caso di programmi presentati da reti d’impresa, la soglia minima può essere raggiunta mediante la sommatoria delle spese connesse ai singoli programmi di investimento proposti dai soggetti aderenti alla rete, a condizione che ciascun programma preveda comunque spese ammissibili non inferiori a euro 200.000,00

Tempi

Il bando a sportello consente il finanziamento esclusivamente ai primi candidati fino a esaurimento fondi.

Come preparare l’istanza?

Il nostro consiglio è quello di rivolgersi a professionisti. Il Network gtc è a tua disposizione sia per semplici informazioni che per curare, passo passo, tutto l’iter burocratico.

Ti aspettiamo

 

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