Fine blocco licenziamenti confermata al 30 giugno

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La fine del blocco dei licenziamenti resta confermata al 30 giugno e non slitterà alla fine di agosto. Sì invece alla cassa integrazione ordinaria senza addizionali per tutto il 2021 purché le aziende non licenzino. Tra i sindacati e Confindustria, però, è scontro aperto.

Fine blocco licenziamenti, cosa accadrà dall’1 luglio?

Landini (Cgil) ha sottolineato come dall’1 luglio ci possa essere il rischio dello scoppio di una vera e propria bomba sociale “c’è il rischio che le aziende inizino a mandare a casa persone. Secondo Confindustria i problemi si risolvono dando la libertà di licenziare. In ogni caso considero la trattativa ancora aperta perché non vogliamo trovarci con migliaia di disoccupati“.

Sulla stessa lunghezza d’onda Bombardieri (Uil). “Migliaia di persone rischiano di essere licenziate, cosa che non vogliamo. A questo punto ci appelliamo

La posizione di Confindustria

Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha parlato di “inaccettabile cambio di metodo” in un’intervista rilasciata a Il Messaggero.

Noi abbiamo dato una grande disponibilità anche a questo Governo, com’è nella tradizione di Confindustria, e anche in materia di lavoro. Avevamo incontrato il Ministro ed era stato trovato un accordo per prorogare il blocco dei licenziamenti al 30 giugno.

Poi ci siamo trovati di fronte ad un cambio di metodo inaspettato e inaccettabile: parlo di metodo perché nel merito ci si poteva confrontare e ragionare con la massima trasparenza. Mi sembra però che a mancare sia la volontà del Ministro di affrontare i veri problemi del mondo del lavoro.

Bisogna cambiare paradigma: il mondo del lavoro sta cambiando e i posti di lavoro non saranno più com’erano e dov’erano (…) perché il mondo si sta trasformando. Ecco perché diciamo che bisogna mettere al centro le persone e la loro occupabilità.

Purtroppo, sembra che il futuro delle persone interessi solo a noi. Non a caso nella dialettica comune si cerca di far passare l’idea che Confindustria voglia i licenziamenti e che boccia per questo la proroga: ma non è affatto così”.

 

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